Considerata a lungo un semplice ornamento nei giardini e sui balconi delle case, la calendula rivela in realtà un universo di proprietà terapeutiche e applicazioni che la rendono una delle piante più versatili e preziose della fitoterapia moderna. Grazie al suo vivace colore arancione e alla facilità di coltivazione, la calendula conquista l’occhio, ma è soprattutto la sua ricca composizione chimica e il potenziale benefico per la salute dell’uomo che hanno reso questa pianta oggetto di studio e utilizzo in diversi ambiti. Scopriamo gli impieghi meno noti e i numerosi vantaggi che la calendula può offrire.
Caratteristiche botaniche e principi attivi
La Calendula officinalis, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è una pianta erbacea annuale originaria del bacino mediterraneo. Cresce facilmente sia in pieno campo che in vaso e, proprio per la sua adattabilità, è nota anche nell’agricoltura biologica. Le infiorescenze, di un intenso colore giallo-arancio, contengono un’ampia gamma di fitocomposti responsabili delle sue numerose proprietà. Tra i principali si annoverano:
- Carotenoidi, che conferiscono colore e contribuiscono agli effetti antiossidanti.
- Flavonoidi, potenti antinfiammatori naturali e protettori vascolari.
- Oli essenziali e triterpeni, capaci di agire come antisettici e cicatrizzanti.
- Polisaccaridi, utili per stimolare le difese immunitarie.
Questa ricca composizione fa della calendula non solo un alleato della pelle, ma anche un prezioso rimedio naturale per molteplici utilizzi terapeutici.
Proprietà terapeutiche: molto più di un rimedio cutaneo
La reputazione della calendula presso i cultori dei rimedi naturali è dovuta in particolare alla sua azione lenitiva, cicatrizzante e antinfiammatoria sulla pelle. Trova impiego infatti in:
- Trattamento delle scottature, delle abrasioni e delle piaghe cutanee, grazie alla capacità di accelerare la cicatrizzazione e rigenerare i tessuti danneggiati.
- Lenire arrossamenti, screpolature e fenomeni di irritazione tipici delle pelli sensibili o reattive.
- Contrastare le punture di insetti o le irritazioni da meduse, grazie all’effetto antidolorifico immediato.
- Favorire la guarigione e la protezione di tagli, ferite superficiali e ragadi con effetto antisettico e battericida.
La sua azione si estende anche oltre l’ambito dermatologico, dimostrando efficacia come emmenagogo naturale. Un infuso di calendula, assunto poco prima del ciclo mestruale, può aiutare a regolarizzare le mestruazioni e ridurre il dolore, offrendo sostegno alle donne che soffrono di irregolarità o sintomi premestruali fastidiosi. Non mancano, inoltre, attribuzioni di azione antispasmodica, utile per calmare dolori addominali e muscolari, e proprietà depurative, coleretiche e diuretiche per sostenere le funzioni digestive e renali.
Gli usi nascosti: dalla cucina all’omeopatia
Oltre alle sue ben note applicazioni nella cosmetica e nella fitoterapia, la calendula trova spazio in molti altri settori, spesso inaspettati:
- Omeopatia: È impiegata sotto forma di granuli omeopatici per il trattamento di disturbi del sistema linfatico, infiammazioni della pelle, dolori muscolari e reumatici, persino il mal di testa e il mal di gola.
- Cucina: I petali freschi possono essere usati per decorare insalate, primi piatti o torte, conferendo colore vivace e un leggero sapore aromatico. Alcuni chef aggiungono fiori essiccati in miscele di tè e tisane, per beneficiare delle sue proprietà digestive e calmanti.
- Cura degli animali: In veterinaria, la calendula figura tra i rimedi per favorire la cicatrizzazione della pelle degli animali domestici, soprattutto in caso di ferite superficiali o micosi.
Un altro utilizzo sorprendente riguarda l’ambito della salute respiratoria: decotti di calendula sono tradizionalmente consigliati per alleviare sintomi influenzali, come raffreddore e mal di gola, grazie alla sua blanda azione antivirale e antinfiammatoria.
Calendula: sicurezza e controindicazioni
Il ventaglio di usi della calendula si sposa con una sostanziale sicurezza d’impiego. Le controindicazioni sono rare; la pianta generalmente non comporta effetti collaterali se utilizzata correttamente. Tuttavia, in presenza di allergie alle Asteraceae (la famiglia botanica cui appartiene), è consigliabile una certa prudenza, soprattutto nell’utilizzo di preparati cutanei o integratori. Anche una consultazione specialistica è suggerita prima di inserire la calendula in terapie omeopatiche, soprattutto in caso di patologie croniche o in gravidanza.
Le preparazioni a base di calendula possono essere realizzate facilmente in casa preparando oli, pomate, decotti o infusi, oppure acquistate già pronte in erboristeria. Gli studi condotti negli ultimi anni confermano l’efficacia di questa pianta in molte delle applicazioni tradizionali, facendo della calendula uno dei rimedi verdi più studiati, insieme ad altre piante officinali come la camomilla.
In conclusione, la calendula si rivela ben più che una semplice pianta ornamentale, offrendo vantaggi essenziali per la cura della persona in modo naturale e sostenibile. Le sue proprietà nascoste la pongono tra gli alleati più completi per la salute e il benessere quotidiano, a servizio sia della bellezza che della salute dell’organismo.