La verità sugli integratori che promettono di pulire vene e arterie: funzionano davvero o è una bufala?

Negli ultimi anni, la crescente popolarità degli integratori alimentari che promettono di “ripulire” vene e arterie ha acceso il dibattito su quanto queste soluzioni siano realmente efficaci. Pubblicità accattivanti suggeriscono la possibilità di liberare i vasi sanguigni da scorie e depositi dannosi semplicemente assumendo una pillola o una tisana. Ma cosa dice la scienza? Esiste una base di verità o ci troviamo di fronte all’ennesima bufala commerciale?

Cosa promettono realmente questi integratori

Gli integratori studiati per il benessere cardiovascolare dichiarano di agire su diversi fronti. Spesso la loro azione principale si declina in promesse di depurazione, scioglimento dei depositi nelle arterie (ad esempio il colesterolo), diminuzione della placca arteriosclerotica, sostegno alle funzioni epatiche e, in alcuni casi, effetto antinfiammatorio sulle pareti venose. Tra i prodotti più commercializzati figurano integratori a base di Omega 3, estratti di vite rossa, diosmina, centella, polifenoli e complessi vitaminici che includono la vitamina C o i flavonoidi.

Un altro filone riguarda i cosiddetti “integratori detox”, che promettono una depurazione generale dell’organismo. Questi prodotti mirano non solo al sistema cardiovascolare ma anche a fegato, reni e tessuti, promettendo la rimozione delle “tossine” accumulate nel corso della vita.

Cosa dicono realmente le evidenze scientifiche

Nonostante l’ampia varietà di ingredienti e le affermazioni riportate sulle confezioni o nei messaggi pubblicitari, le prove concrete in favore degli integratori che puliscono vene e arterie restano scarse. Secondo review indipendenti e ricerche condotte su ampia scala negli ultimi anni, non esistono al momento integratori capaci di rimuovere concretamente placca o depositi lipidici dalle arterie umane con una efficacia clinica comprovata e confrontabile, ad esempio, con quella di farmaci ipolipemizzanti prescritti dal medico o con l’efficacia di uno stile di vita sano basato su dieta equilibrata ed esercizio fisico regolareaterosclerosi.

Un esempio ai margini della ricerca laboratoristica lo offre uno studio clinico internazionale che testa una particolare apolipoproteina (ApoA-I), definita “proteina spugna”, in grado di assorbire i lipidi presenti nelle placche arteriose. Tuttavia, ci si trova ancora nella fase sperimentale, mentre la maggior parte degli integratori attualmente in commercio non può vantare risultati neppure paragonabili dal punto di vista scientifico.

Nello specifico, mentre alcuni integratori possono favorire una buona salute venosa (ad es. nel trattamento delle vene varicose per rafforzare le pareti venose e diminuire infiammazioni), non vi sono evidenze affidabili che prodotti fitoterapici o integratori siano in grado di “ripulire” concretamente le arterie dal colesterolo o di “disintossicare” il sistema cardiovascolare come pubblicizzato.

Le zone grigie del marketing degli integratori “detox” e “circolatori”

Il concetto di detossificazione veicolato dalla maggioranza degli integratori proposti per la salute del sistema cardiocircolatorio sfrutta una teoria molto attraente ma priva di fondamento scientifico: quella per cui il nostro organismo necessiterebbe periodicamente di aiuti artificiali esterni per liberarsi da sostanze nocive. In realtà, il corpo umano è dotato di un sistema fisiologico efficiente — fegato, reni, polmoni, cute — che svolge il naturale processo di eliminazione delle tossine e delle scorie metabolites.
Nessuna dieta o integratore ha dimostrato con studi clinici seri di poter svolgere una reale funzione di ‘pulizia’ più efficace di quella fisiologica operata da organi come il fegato o i reni.

Se da un lato alcune sostanze, come i flavonoidi o la vitamina C, rivestono un ruolo protettivo sul microcircolo e sui tessuti vascolari, specie in presenza di insufficienza venosa o varici, va specificato che queste azioni protettive sono ben diverse dalla rimozione meccanica della placca aterosclerotica. L’aiuto che gli integratori possono offrire si limita alla protezione delle vene, alla riduzione della fragilità capillare o a leggere azioni antiinfiammatorie. Nessun principio attivo naturale disponibile in integratore vanta, alla luce delle evidenze attuali, la capacità di ‘pulire’ letteralmente o disostruire le arterie dall’interno come farebbe, ad esempio, un intervento medico o farmacologico.

  • I prodotti detox possono aiutare a drenare i liquidi, risultando utili nel caso di gambe gonfie o ritenzione, ma non esercitano alcuna azione diretta sulle placche arteriose.
  • Molti effetti benefici attribuiti agli integratori per “pulire” le arterie derivano da interpretazioni errate o semplificazioni eccessive dei risultati di studi su animali o su piccoli campioni umani, senza riscontro su larga scala.
  • Gli unici strumenti efficaci e riconosciuti per ridurre la placca aterosclerotica o abbassare il rischio cardiovascolare rimangono il controllo della dieta, l’attività fisica e, ove necessario, i farmaci prescritti dal cardiologo.

I rischi della credulità e le buone pratiche per la salute cardiovascolare

Rinunciare a terapie comprovate o credere al potere miracoloso di un integratore può essere pericoloso, specialmente quando sostituisce scelte più rilevanti dal punto di vista scientifico e terapeutico. I rischi includono la sottovalutazione dei fattori di rischio reali come il colesterolo alto, l’ipertensione, la sedentarietà, il fumo e la predisposizione genetica ai disturbi cardiovascolari.

  • Per mantenere pulite vene e arterie è fondamentale seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, fibre e grassi buoni, riducendo grassi saturi e zuccheri semplici.
  • L’attività fisica costante, anche moderata, contribuisce a ridurre il colesterolo LDL (quello “cattivo”) e a migliorare la salute vascolare.
  • La terapia farmacologica per abbassare il colesterolo o regolare la pressione deve essere valutata, prescritta e monitorata esclusivamente dal medico.
  • Integratori alimentari possono rappresentare un supporto in caso di specifiche carenze o situazioni particolari (ad esempio durante la gravidanza o per persone anziane), ma non devono essere la strategia principale per la prevenzione o il trattamento delle patologie cardiovascolari.

In conclusione, la maggior parte degli integratori che promettono di “ripulire” vene e arterie non offre benefici superiori ad uno stile di vita sano e alle terapie mediche certificate. Chi desidera tutelare la propria salute cardiovascolare dovrebbe diffidare da semplificazioni e soluzioni facili come prodotti “miracolosi”; affidarsi sempre al proprio medico di fiducia è la scelta migliore, cogliendo l’importanza di una prevenzione attiva e consapevole.

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